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  • Vacanza a San Benedetto del Tronto

    Scopri cosa fare e cosa vedere nei dintorni di San Benedetto del Tronto

    Uno scenario naturale di incantevole bellezza che dal mare, con le morbide spiagge di San Benedetto del Tronto e Grottammare, sale fino alle morbide colline dell'entroterra e della catena dei Monti Sibillini.
    In ogni strada e su ogni colle ritroverete un pezzo di storia: tra gli antichi borghi riscoprirai il sapore di tempi ed avvenimenti remoti.
    Il paesaggio dolce ed armonioso è quello tipico dalla macchia mediterranea: lecci, allori, pini marittimi, pini d'aleppo ed ancora querce, platani, olmi e gelsi si susseguono lungo le strade che circondano e attraversano San Benedetto del Tronto.

    Scopri questo meraviglioso territorio soggiornando all'Hotel Olimpo:
    sul lungomare di San Benedetto del Tronto il nostro hotel è il punto di partenza ideale per visitare le Marche e vivere tutta l'emozione che solo una vacanza in Riviera delle Palme sa regalare.

Castignano

Castignano

Costruito sul più alto di cinque colli gemelli che sorgono tra l'alta valle del Tesino e la testata del torrente Chifenti, circondato da suggestivi calanchi scoscesi, Castignano appare con il suo profilo inconfondibile: un paese a forma di piramide, sostenuto da un colossale muraglione, dominato da una torre romanica dalla cuspide svettante. Dalla piazza in cima al paese si gode di un magnifico panorama che spazia dal Conero ai Sibillini, al Gran Sasso, alla Maiella, fino al mare.

Il centro storico con le sue chiese romaniche, le case medioevali e rinascimentali le une addossate alle altre in un dedalo di vicoli stretti e tortuosi, si presenta come un museo all'aperto. Quasi fuori dal tempo, conserva intatti i colori ed i sapori del passato, le storie di monache e frati, di soldati e tiranni, di invasori e lotte eroiche, di artisti, di artigiani, ma soprattutto dei Templari. Tra i musei, si segnala il Museo Sistino di Arte Sacra presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, in cui sono di particolare interesse l’affascinante e complesso affresco del Giudizio Universale, dipinto nel Quattrocento, con la descrizione della vita nell’Aldilà.

Castignano è un importante centro di produzione di vini tipici marchigiani, prodotti dalle locali cantine private e dalla Cantina Sociale come: il “Rosso Piceno”, il “Falerio dei colli ascolani”, “Templaria”, il “Gramelot”, l’ ”Acquavite di Uva”, l’ “Anice”, il “Mistrà”, “Spumanti” ed altri ancora. Di antiche origini è il tradizionale Carnevale di Castignano, che fa parte, come pochi, del Carnevale Storico del Piceno. Di particolare suggestione è la sfilata dei Moccoli, che mette fine al Carnevale.

Grottammare

Grottammare

Definita la Perla dell’Adriatico, Grottammare si trova al centro della Riviera Picena delle Palme, nelle Marche. La spiaggia di sabbia finissima, il mare trasparente che degrada dolcemente, il verde delle rigogliose palme ed il colore bianco e rosa degli oleandri in fiore non possono che richiamare suggestioni legate a mete esotiche: Grottammare offre tutto questo senza andare troppo lontano. Non a caso Grottammare consegue ininterrottamente dal 1999 il riconoscimento della Bandiera Blu Europea.

Di sicuro interesse, la ricchezza di villini in stile "Liberty", termine usato in Italia per indicare quello stile tipicamente ‘floreale’, più conosciuto con il nome francese di "Art Nouveau". Il Borgo antico, nucleo storico e più intimo di Grottammare, è sul pendio meridionale della collina che scende quasi a picco sul centro costiero. L'antico nome "Grotte a mare" risale al XI XII secolo, anche se lo stesso luogo a cui si riferisce conserva tracce di insediamenti piceni ben più remoti. Numerosi reperti di epoca romana sono localizzabili presso la chiesa di San Martino, ad esempio una lapide che ricorda il restauro del tempio della dea Cupra, forse anticamente presente nello stesso sito, voluto dall'imperatore Adriano.

Testimonianze dell'importanza di Grottammare nel corso dei secoli sono la chiesa collegiata di S. Lucia, voluta da papa Sisto V, suo illustre cittadino, la villa sicentesta del cardinal Azzolino ed i raffinati edifici settecenteschi (Torre dell'Orologio, interventi al Teatro dell'Arancio, case signorili).

Acquaviva

Acquaviva

Un paese che somma a una splendida campagna, chiesette disseminate tra i campi, suggestivi vicoli e la sua splendida Fortezza medievale, simbolo storico del paese e sua più grande ricchezza scenografica. Acquaviva è profondamente vocata all’accoglienza turistica – non a caso detiene anche la bandiera arancione – e propone al visitatore le sue bellezze storico-artistiche, accompagnandole ad adeguate strutture ricettive e eventi estivi di rilievo.

La Fortezza medievale, vero simbolo della cittadina, nasce, tra fine 1200 e inizio 1300, come roccaforte della famiglia dei duchi di Acquaviva. Tra i bei monumenti del centro storico, oltre alle innumerevoli chiese, vanno ricordate la Porta Gotica, la Torre dell’orologio e il Palazzo comunale con i suoi affreschi. Il grazioso centro storico si arricchisce inoltre di ulteriori suggestioni grazie alla conservazione di preziose tradizioni artigianali legate all’utilizzo della paglia di grano e alla creazione delle caratteristiche pagliarole, tipici cesti intrecciati a mano. Nei vicoli del borgo antico, è possibile visitare le chiese di S. Rocco, S. Nicolò, S. Lorenzo, S. Giuseppe e Madonna della Pietà. Non si contano le specialità culinarie che affondano radici in Acquaviva.

Attualmente restano molto apprezzate le pesche dolci, paste frolle a forma di semisfera sovrapposte e con uno strato di cioccolato nel mezzo, bagnate con alchermes. Altra chicca culinaria è “Lu Frecantò", un particolare piatto a base di sole verdure che viene preparato con cura e una ricetta molto segreta.

Monteprandone

Monteprandone

Un borgo medievale, accompagnato da una frazione – Centobuchi – vivace e ricca di iniziative e attività commerciali, lega la sua storia alla vita di San Giacomo della Marca, cui è dedicato un imponente Santuario. La storia è parte dell’atmosfera di Monteprandone, dei suoi antichi edifici e di tutto ciò che riconduce alla vita del patrono, nato qui nel 1393, e profondamente dedito alla crescita culturale e allo sviluppo del suo paese natale e della sua regione. Verso l’incasato storico si possono ammirare tratti di mura castellane: la quattrocentesca Porta del Borgo a Monte ( sec. XVI) con torre di rinfianco ed alcuni torrioni cinquecenteschi.

L’imponente Palazzo Comunale è stato ultimato nel 1882: al suo interno è presente una raccolta di 64 codici appartenuti a S. Giacomo della Marca. La Collegiata nuova di San Niccolò, progettata in stile neoclassico dall’architetto Pietro Maggi nel 1808, conserva un crocifisso ligneo del sec. XIII. L’oratorio di San Giacomo, ricostruito nel secolo scorso, è tradizionalmente ritenuto la casa natale del Santo di Monteprandone.

La cittadina, a due passi dalla vicina San Benedetto del Tronto, offre un incantevole panorama e nella piazzetta centrale del paese è possibile cenare o fermarsi solo per uno spuntino in ben tre ristorantini panoramici. Importanti anche le vigne sulle colline di Monteprandone dell’azienda “Saladini Pilastri" di Spinetoli, celebre produttrice del Rosso Piceno Superiore.

Offida

Offida

Tradizioni e tipicità del paese sono ugualmente inimitabili: da una parte il pregiato merletto a tombolo a fuselli offidano, che tanta parte ha ancora oggi nell’immagine popolare e nella vita tradizionale di Offida, allietata dal familiare suono dei fuselli in legno e dalle bellissime opere d’arte delle sue merlettaie; dall’altra, l’enogastronomia, unica e particolare, seppure estremamente semplice: dai celebri funghetti d’Offida, un dolce originale dall’intenso profumo d’anice che vale veramente la pena provare; al chichìripieno, focaccia salata ripiena artigianale; al profumato mistrà, distillato all’anice, aroma ricorrente e inconfondibile.

Il vanto della cittadina è sicuramente il merletto a tombolo, un’arte molto antica con punti e segreti di lavorazione tramandati di generazione in generazione. Alla Cooperativa artigiana merlettaie si possono acquistare lavori di diverse dimensioni e pregio.

La conformazione geografica del territorio Offidano e dei comuni limitrofi, in buona parte collinare, permette la produzione di ottimi vini etichettati come doc e dop. Ne deriva per il piccolo centro storico una grande popolarità e risonanza sul piano nazionale nonché l’appellativo, a buon merito, di ‘città del vino’.

Ripatransone

Ripatransone

Ripatransone conta diversi musei e collezioni inserite all’interno di un unico polo museale di cui fanno parte i suoi musei, l’archivio storico, la ricca biblioteca, il Museo Civico Archeologico, le collezioni di Palazzo Bonomi quali la Pinacoteca (opere del Crivelli, Fazzini, ecc.), gipsoteca Uno Gera, museo del Risorgimento e museo etnografico con curiosità del mondo.

Il centro si presenta medioevale nell’impianto urbano, con edifici rinascimentali e barocchi pur non mancando palazzi nobiliari di epoca settecentesca e di tardo ottocento, visibili soprattutto lungo il Corso Vittorio Emanuele II, asse principale che attraversa la città da sud a nord. Nei quartieri più popolari si trovano numerose viuzze e vicoli, tra i quali quello che vanta il guinness del più stretto d’Italia: 43 cm.

La località vanta come fiore all’occhiello le iniziative offerte dall’Enoteca La Bottega del Vino (in Piazza XX Settembre), centro del polo culturale di Ripatransone. Qui è possibile degustare ed acquistare i vini d.o.c. e prodotti tipici di Ripatransone e delle altre realtà vitivinicole e gastronomiche locali.

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